La 4° rivoluzione industriale - Rivoluzione 4.0 #rivoluzione40





Un lavoro di indagine ed analisi come questo, prodotto dalla Commissione X della Camera dei Deputati, non può lasciare indifferenti.

È anzi entusiasmante, sia perché dimostra che in Parlamento abbiamo Onorevoli che si conquistano meritevolmente questo appellativo con tanto lavoro, sacrifici e come in questo caso risultati ...

Sia perché il risultato dell’indagine conoscitiva sulla RivoluzioneIndustriale 4.0 si presenta forte di una condivisione unanime delle diverse rappresentanze dei Gruppi parlamentari  che è di per sé un successo.

Buona parte del merito va al Deputato relatore Lorenzo Basso, genovese.

Questo grande lavoro (visti i numeri di incontri, missioni, convegni , ricerche … e pure l’elaborato finale) condotto nel rispetto dei moderni modelli di pianificazione … è un punto di partenza per poter definire un Piano industriale nazionale capace di far superare al comparto industriale la crisi di competitività, riconoscendo la Pubblica Amministrazione (tenuta una volta per tutte a portare a termine il processo di digitalizzazione) quale elemento facilitatore e di stimolo all’innovazione del settore privato, arrivando ad applicare Industria 4.0 al comparto delle PMI, sostenendole nei processi di innovazione e digitalizzazione.

Certo è che riconosciuti gli strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali riconducibili a 5 pilastri:

-          Governance
-          Infrastrutture abilitanti (5g, banda ultralarga, …)
-          Competenze digitali: programmi di formazione (sia nelle professioni sia nelle scuole)
-          Piani di Ricerca
-          Innovazione open, sistema aperto di trasferimento tecnologico

… servono ora investimenti! 

E la prossima legge finanziaria potrà dare sostanza e forza propulsiva necessarie.

Un elemento da cui tutto ciò non potrà prescindere sarà la connotazione culturale dei nostri prodotti! 



Serve cioè evidenziare la nostra identità. 

Serve che il tessuto industriale del Paese sia unico, inimitabile e globalmente competitivo proprio perché basato sulle caratteristiche particolari della nostra cultura territoriale!

Questa idea dovrà essere il fulcro attorno al quale pianificare e produrre azioni.

Con l’ambizione di essere competitivi con chi sviluppa best practices come questa: 

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